Toma Piemontese DOP: storia e curiosità
La Toma Piemontese DOP è uno dei formaggi più rappresentativi della tradizione casearia piemontese. Con il suo sapore dolce e gradevole questo formaggio ha conquistato il palato di molti, diventando un simbolo gastronomico della regione.
In questo articolo, esploreremo la storia e le curiosità legate alla Toma Piemontese DOP, mettendo in evidenza le caratteristiche che la rendono perfetta per chi desideri assaporare un prodotto della tradizione casearia piemontese.
Cos’è la Toma Piemontese DOP?
La Toma Piemontese DOP è un formaggio a pasta semi-dura, prodotto esclusivamente con latte vaccino pastorizzato e proveniente da vacche che pascolano in zone montane e collinari del Piemonte. La sua denominazione DOP (Denominazione di Origine Protetta) garantisce l’origine e la qualità del prodotto, assicurando che venga prodotto esclusivamente nelle zone designate, seguendo rigidi disciplinari che tutelano la tradizione e la genuinità.
La Toma Piemontese DOP si distingue per la sua crosta liscia e di colore giallo paglierino, mentre la pasta interna può variare dal bianco al paglierino, a seconda della stagionatura.
Storia della Toma Piemontese DOP
La Toma Piemontese DOP ha una tradizione che risale a secoli fa.
Anticamente era considerato un formaggio popolare poiché sostituiva il sale e veniva utilizzato per condire le minestre. Il suo consumo si allargò grazie ai malgari che, con la demonticazione, lo resero producibile anche in pianura.
È il formaggio che meglio rappresenta la tradizione casearia dell’intero territorio regionale. Il nome Toma nella tradizione popolare è stato sempre abbinato a indicazioni geografiche varie (Toma di Ormea, Toma di Biella, Toma di Susa, Toma di Piode, Toma di Boves, Toma di Lanzo, ecc.), oppure a nomi di fantasia (Toma del Mulo, ecc.): nel 1996, dall’unione di queste tradizioni è nata la Denominazione di Origine Protetta.
La Denominazione di Origine Protetta (DOP) della Toma Piemontese è stata riconosciuta ufficialmente nel 1996, un passo importante per tutelare la qualità e l'autenticità del prodotto. La zona di produzione è concentrata nelle province di Cuneo, Alessandria, Asti, Vercelli e Torino, dove le condizioni climatiche e il tipo di pascoli contribuiscono a rendere il latte utilizzato per la produzione di questo formaggio particolarmente ricco e gustoso. La produzione del formaggio, infatti, è strettamente legata all'areale alpino piemontese ed in particolare ai margari che sfruttavano i pascoli montani nel periodo estivo per poi ridiscendere a fondovalle, o in pianura, nel periodo invernale.
Curiosità sulla Toma Piemontese DOP
Stagionatura variabile: La Toma Piemontese DOP ha un periodo di stagionatura che varia da un minimo di 7 giorni ad un massimo di 60 giorni. Questo periodo di maturazione influisce sul sapore e sulla consistenza del formaggio, che diventa più intenso man mano che il tempo passa.
Un formaggio versatile: La Toma Piemontese si presta ad essere consumata in diversi modi: da sola, con un filo d'olio extravergine di oliva, accompagnata da marmellate di frutta o, ancora, in piatti più elaborati come risotti e torte salate. La sua versatilità in cucina la rende un ingrediente apprezzato in molte ricette della tradizione piemontese.
Un legame con il territorio: Il latte utilizzato per la produzione della Toma Piemontese proviene da vacche che pascolano in zone montane e collinari del Piemonte. Questo legame stretto con il territorio è un elemento che arricchisce il prodotto, conferendogli una forte identità regionale.
Se desideri assaporare un'autentica Toma Piemontese DOP, quella prodotta dal Caseificio Longo è una scelta che non ti deluderà. Ogni morso è un viaggio nel cuore del Piemonte, un’esperienza che ti farà scoprire i sapori autentici di questa splendida regione.
