Sono gli inizi degli anni ’50 quando a Bosconero, Antonio Longo, inizia la sua attività in un piccolo laboratorio famigliare con la moglie Franca (i cui genitori producevano gelato, rinato oggi con il brand Serafino’s). All’interno del laboratorio si produceva un unico prodotto: il Tomino del Canavese, preparato con il latte raccolto nelle vicine stalle, che ancora oggi è confezionato a rotolo manualmente.
La famiglia cresce: nascono i figli Maurizio, Dario e Silvana a cui Antonio trasmette la passione per questo mondo e la convinzione che da sempre lo accompagna, che è racchiusa nel suo motto “ogni traguardo è, in verità, una nuova partenza”. Con la famiglia cresce anche il laboratorio, per far fronte a una produzione sempre più ampia: ai Tomini a rotolo si affiancano perciò anche la Paglierina e il Tomino del Boscaiolo (da Bosconero) che apre la strada ai formaggi da “cuocere”.
Il laboratorio continua a ingrandirsi per far fronte alla produzione sempre più ampia: non assomiglia più alla cascina nella quale vivenano i due coniugi. È in questo periodo che sul mercato viene lanciata una gustosissima novità: i Tomini sott'olio, prendendo spunto dalla tradizione culinaria tipicamente piemontese.
I figli di Antonio e Franca crescono e cominciano a lavorare anch'essi all'interno della famiglia, dedicandosi ciascuno a un ruolo diverso, con la stessa passione e la stessa dedizione dei genitori. È anche grazie al loro contributo se il Caseificio Longo continua a crescere, mantenendo sempre la vocazione della famiglia Longo: portare benessere nel territorio. Per questo motivo ancora oggi, come negli anni '50, il latte selezionato per la produzione dei formaggi proviene sempre dal Canavese.
Caseificio Longo amplia le proprie sedi: nasce lo stabilimento di Alba, in cui viene prodotta la Robiola d’Alba, che fortifica ulteriormente lo spirito che lega la famiglia Longo al territorio piemontese.
Oggi Caseificio Longo raccoglie e trasforma oltre 1.500 quintali di latte raccolto da oltre 70 allevamenti del Piemonte. Un bel passo in avanti, rispetto ai 200 litri lavorati quando tutto ebbe inizio.